L'ombra del denaro: Irregolarità finanziarie nell'organizzazione anti-culto CAN Cult Awareness Network

Il Cult Awareness Network (CAN), organizzazione no-profit dedita alla lotta contro i cosiddetti "culti", è stato al centro di numerose controversie durante la sua esistenza. Un'analisi approfondita dei documenti finanziari dell'organizzazione, condotta da revisori indipendenti e studiosi, ha rivelato un quadro allarmante di irregolarità contabili e pratiche finanziarie più che discutibili.



Problemi cronici ai vertici


Fin dalla sua fondazione, il CAN è stato afflitto da problemi ai vertici. Già nel 1981, l'ex direttore nazionale John M. Sweeney Jr. sollevava seri dubbi sulla gestione dei fondi. In una lettera datata 18 febbraio 1981, Sweeney esprimeva preoccupazioni riguardo a:


1. Mancata revisione dei libri contabili aziendali

2. Deposito di oltre $20.000 di donazioni in un conto CD fruttifero

3. Mancato utilizzo delle donazioni per progetti antisette

4. Spese per viaggi del Consiglio a Dallas mentre le fatture legittime rimanevano insolute

5. Minacce di interruzione del servizio telefonico e ritardi nei pagamenti


Questi problemi sembrano essere persistiti e addirittura peggiorati nel corso degli anni, indicando una problematica sistemica nella gestione finanziaria dell'organizzazione.



La svolta del 1987: centralizzazione e opacità


Nel 1987, con l'arrivo di Cynthia S. Kisser come direttore esecutivo, furono apportati cambiamenti radicali alla gestione finanziaria del CAN. Secondo un informatore interno, Kisser centralizzò il controllo dei fondi, richiedendo che tutte le donazioni, compresi gli assegni non annullati, fossero inviate direttamente all'ufficio nazionale in Illinois. 


Questa mossa sollevò preoccupazioni tra i membri del consiglio, in quanto:


1. Riduceva drasticamente la responsabilità finanziaria verso i membri

2. Concentrava il potere decisionale sulle finanze nelle mani di pochi

3. Rendeva più difficile il monitoraggio dell'uso effettivo dei fondi


L'ex deprogrammatore Jonathon Nordquist ha riferito di aver sentito Kisser dire a Mary Krone durante una convention: "Se mai le sette riuscissero a impossessarsi dei nostri libri saremmo nei guai." Questa affermazione solleva ulteriori dubbi sulla trasparenza delle pratiche finanziarie del CAN.



Anomalie finanziarie: un quadro inquietante


L'esame dettagliato dei registri finanziari del CAN ha rivelato numerose e gravi anomalie:


1. Documentazione incompleta e disordinata:

   - Lacune significative nei registri delle entrate e delle uscite

   - Assenza di giornali dettagliati e registri conformi agli standard contabili

   - Documenti non in ordine cronologico


2. Gestione del contante problematica:

   - Prelievi di contanti eccessivi (es. $1.500 per piccole spese, quando la norma sarebbe $300)

   - Numerosi assegni emessi dal CAN a se stesso, senza indicazione del destinatario finale o dello scopo

   - Un assegno da $12.000 emesso il 25/03/94 dalla CAN alla CAN stessa, senza spiegazioni


3. Discrepanze contabili:

   - Differenze tra gli assegni emessi e le spese registrate

   - Assegni annullati mancanti (es. assegno n. 184 nella serie del 25/03/94)


4. Emissione di assegni sospetti:

   - Due assegni da $600 ciascuno emessi il 19/01/95 a J. Gordon Melton e Anson Shupe, noti critici del CAN

   - Gli studiosi, quando interrogati, hanno negato di aver ricevuto tali pagamenti

   - I $1.200 non sono mai stati reinseriti nel conto del CAN dopo il blocco dei pagamenti


5. Conti separati con ingenti somme:

   - Un conto del mercato monetario presso Merrill Lynch, estremamente attivo ma privo di relazioni di reddito correlate

   - Certificati di deposito per un valore medio di $40.000


6. Apparenti difficoltà finanziarie in contrasto con gli investimenti:

   - Incapacità di pagare le bollette telefoniche della rete Sprint

   - Numerose notifiche di disconnessione finale

   - Raccomandazione del tesoriere Virginia Hulet di restituire tutte le carte di credito Sprint


7. Uso improprio delle linee telefoniche:

   - I registri indicano un uso sostanziale delle linee telefoniche della CAN da parte dei deprogrammatori



Preoccupazioni dei revisori e ritiro di KPMG


La società di revisione KPMG Peat Marwick, incaricata di condurre gli audit annuali del CAN, ha ripetutamente espresso preoccupazioni sulla gestione finanziaria dell'organizzazione:


1. Necessità di migliorare i principi contabili

2. Suggerimento di adottare la contabilità per competenza

3. Mancanza di audit interni, in violazione degli standard di revisione contabile n. 50

4. Il 1° giugno 1994, KPMG ha sollevato dubbi sulla solvibilità del CAN

5. L'8 giugno 1995, KPMG ha evidenziato uno squilibrio tra il libro mastro generale e le riconciliazioni bancarie, esistente dal luglio 1994

6. Infine, KPMG ha scelto di interrompere la propria collaborazione con il CAN



Questioni legali e finanziarie irrisolte


Le irregolarità finanziarie si sono estese anche oltre la dichiarazione di fallimento del CAN nel 1996:


1. Numerose lettere di controversia (es. saldo contestato di $26.228,76 con il Crown Plaza Hotel, novembre 1995)

2. Conti finanziari multipli attivi contemporaneamente

3. 51 cause legali in corso nel 1994

4. Cynthia Kisser e alcuni membri dello staff hanno continuato a ricevere stipendi anche dopo la bancarotta (Kisser $1500 ogni due settimane)

5. Destinazione non chiara dei fondi finali del CAN durante lo scioglimento



Conclusioni e implicazioni


Secondo due revisori esterni consultati, le pratiche finanziarie del CAN sembrano indicare possibili casi di "riciclaggio di denaro" o "saccheggio di beni". Queste accuse sollevano serie domande sulla natura delle attività finanziarie dell'organizzazione e sul rispetto delle normative fiscali per le organizzazioni no-profit, in particolare:


1. Possibile violazione delle norme IRS per le organizzazioni 501(c)(3)

2. Mancato rispetto dei principi di trasparenza e responsabilità finanziaria

3. Potenziale uso improprio dei fondi donati per scopi non dichiarati


L'analisi dei documenti finanziari del CAN rivela un quadro di cattiva gestione finanziaria che va oltre la semplice negligenza. Le numerose irregolarità e discrepanze suggeriscono la possibilità di appropriazioni indebite calcolate e sollevano dubbi sulla reale natura delle attività dell'organizzazione.


Questa indagine preliminare sottolinea la necessità di un'indagine più approfondita sulle pratiche finanziarie del Cult Awareness Network e solleva importanti questioni sulla responsabilità dei leader e dei fiduciari dell'organizzazione. Il caso del CAN serve come monito sulla necessità di una maggiore trasparenza e controllo nelle organizzazioni no-profit, in particolare quelle che operano in ambiti controversi come la lotta ai "culti".


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