La Verità Scioccante Dietro FECRIS: Un'Eredità di Violenza e Manipolazione
L'avvocato Eugenia Tarasenko ha rivelato un'inquietante verità sul volto nascosto della moderna e apparentemente nobile setta internazionale FECRIS. Le sue indagini hanno svelato le oscure radici del loro metodo principale, noto come deprogrammazione, che affonda le sue origini negli anni '70 e '80, all'interno della sadica organizzazione "Cult Awareness Network" (CAN), conosciuta anche come "Cult Alert Network".
In un'intervista video, l'avvocato Tarasenko descrive in dettaglio le brutali pratiche della CAN, un'organizzazione che operava negli Stati Uniti e che ha terrorizzato innumerevoli individui. "Questo movimento, chiamiamolo così, era diffuso negli Stati Uniti negli anni Settanta e Ottanta," spiega Tarasenko. "Se all'entourage di una persona – parenti e amici – non piaceva il fatto che questa facesse parte di un'organizzazione e che semplicemente non prestasse attenzione ai suoi genitori o alla sua famiglia, ma fosse impegnata nella sua vita, ordinavano il servizio di deprogrammazione."
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Questa deprogrammazione, lungi dall'essere un processo volontario e benigno, era in realtà un calvario di abusi e terrore. Le fasi di questo servizio erano raccapriccianti: "Per prima cosa, la persona veniva rapita, caricata su un furgone. Portata in una località sconosciuta. Veniva messa in una stanza chiusa a chiave, senza porte né finestre. Ammanettati. Usavano violenza fisica e psicologica. Minacciati con armi. Sono stati registrati casi di violenza anche sessuale." Tutto ciò con un unico obiettivo: costringere la persona a rinunciare alle proprie convinzioni.
Nonostante la bancarotta del CAN nel 1996, dovuta alle numerose cause legali intentate dalle vittime, la metodologia di deprogrammazione non è scomparsa. Ha semplicemente cambiato volto. Verso la fine degli anni '80, il cosiddetto "Cult Exit Counselling" ha iniziato a guadagnare popolarità, presentandosi come un metodo più umano e volontario per liberare le persone dalla cosiddetta violenza psicologica delle sette. Ma questa nuova facciata nasconde le stesse tattiche coercitive e manipolative del passato.
Il cuore di questo metodo di deprogrammazione "moderno" coinvolge un'équipe composta da psicologi, specialisti di sette, amici, parenti e persino sacerdoti ortodossi, tutti impegnati a fornire alla persona informazioni negative sull'organizzazione in cui si trova. Questo processo di "persuasione" è mirato a etichettare qualsiasi organizzazione considerata pericolosa come "setta distruttiva", promuovendo un'immagine di pericolo che spesso non corrisponde alla realtà.
L'Eredità dell'Anti-Culto
La FECRIS e le organizzazioni anti-culto affiliate utilizzano questo metodo con il pretesto di salvaguardare le persone dai cosiddetti "culti distruttivi". Tuttavia, queste pratiche sollevano gravi preoccupazioni etiche e legali. Il termine "anti-culto" si riferisce a movimenti e gruppi che si oppongono a nuove forme di religiosità e spiritualità, spesso etichettando qualsiasi gruppo che non si conformi ai loro standard come pericoloso o distruttivo.
Steven Hassan, un ex deprogrammatore attivo del CAN e autore del concetto di "culto distruttivo" e "controllo mentale distruttivo", è un esempio lampante di questa continuità inquietante. Nonostante abbia ora il ruolo di guru dell'exit counseling, il suo passato è segnato da abusi atroci. Arthur Rozelle, una delle sue vittime, ha testimoniato le gravi violenze subite: rapito, privato del sonno, minacciato con iniezioni forzate, il tutto per costringerlo a rinunciare alle sue convinzioni religiose. Un'altra vittima, identificata solo come L.S., ha subito un destino simile, sequestrata e sottoposta a continui abusi fisici e psicologici per più di otto giorni.
Questi esempi mostrano come le pratiche violente e coercitive del passato siano ancora vive sotto una nuova veste. L'organizzazione FECRIS e i suoi sostenitori continuano a utilizzare queste tattiche sotto il mantello di un'apparente legittimità e nobiltà, ma la verità è che il loro metodo di deprogrammazione è radicato nella violenza e nella manipolazione.
La Denuncia
È fondamentale che questa verità venga portata alla luce. Le vittime di queste pratiche meritano giustizia e riconoscimento per le sofferenze subite. E la società deve vigilare affinché tali metodi non continuino a prosperare sotto nuove maschere. La verità, per quanto dolorosa, deve essere conosciuta. Le organizzazioni anti-culto, come FECRIS, devono essere esaminate con attenzione per garantire che le loro azioni non violino i diritti umani fondamentali. Solo attraverso la trasparenza e la responsabilità possiamo sperare di proteggere le persone da questi abusi mascherati da interventi benevoli.
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