Libertà Religiosa in Francia: Tra Stigmatizzazione e Diritti Umani
La Francia, nota per il suo impegno verso la laicità, ha vissuto una lunga storia di tensioni tra la tutela delle libertà religiose e la pressione di organizzazioni anti-sette. Questo equilibrio precario è stato al centro di dibattiti e decisioni istituzionali, culminando nel 2005 con un decreto del Primo Ministro Jean-Pierre Raffarin. Il decreto condannava l'uso di "liste nere" per etichettare gruppi religiosi, ritenendole incompatibili con le libertà civili e la neutralità dello Stato. Nonostante questi passi avanti, organizzazioni come FECRIS e ADFI, finanziate dal governo francese, hanno continuato a promuovere campagne che stigmatizzano minoranze religiose, spesso etichettandole come "sette". Queste azioni hanno causato diffamazioni e crimini d'odio contro gruppi come i Testimoni di Geova e l'AMORC (Rosa-Croce). Tribunali francesi, tra cui la Corte d'appello di Rouen, hanno condannato tali comportamenti, riconoscendoli come dannosi e diffamator